La scorsa settimana su Mediaset Premium ho avuto modo di vedere il film 50 sfumature di grigio, io e mia moglie ci siamo piazzati sul divano per capire “che effetto che fa”, se veramente le aspettative generate da chi è andato a vederlo in anteprima nelle sale cinematografiche fossero veritiere oppure no.
La sentenza è drastica: a mio parere è una cavolata pazzesca, irreale e surreale, diciamo tanto rumore per nulla, è più eccitante un “B Movie” con la mitica Edwige Fenech che negli anni 80 spopolavano sulle televisioni nostrane e che adesso passano solo in terza serata.
Prima di continuare faccio la premessa che non ho letto i libri, non posso dire quanto sia veritiera la ricostruzione fatta all’interno del film, certo è che la versione cinematografica non genera nessuna sensazione di “eccitazione”, sarò io un pezzo di ghiaccio o forse appassionato di ben altra sessualità più coinvolgente, meno egoistica e più partecipativa.
Venendo al film, la trasformazione di Dakota Johnson da timidissima ragazza ancora vergine a regina del sesso in men che non si dica, non da una bella immagine della gioventù odierna, rappresentandola pronta fare chissà quale “cessione” del proprio corpo al primo uomo arrivato che emana un po’ di testosterone violento ed una valangata di soldi.
Il Mr Grey mi da l’idea del classico riccone pieno di soldi che non sa come spenderli, annoiato dalla sua vita, con una mamma apprensiva, che trova la sua passione in quella che vorrei definire un “masochismo” da contagio, essendone parte integrante della propria vita fin dalla tenera età, manco fosse un vecchio tardone.
In fin dei conti questo film, a mio parere, non rappresenta nulla delle abitudini sessuali delle persone, nemmeno quelle dalle fantasie più remote e scatenate, il livello di eccitazione creatosi tra me e mia moglie durante la visione del film è stato pari a quello di vedere “Cattivissimo Me 2” in lingua cinese, si vede molto più erotismo di valore in svariati talk show e telefilm piuttosto che in questa pellicola.
La mia è una bocciatura furente, non che la mia opinione valga qualcosa, ma se il primo film doveva essere la punta di diamante della trilogia, dato che gli altri mi dicano essere più soft perchè rispecchiano maggiormente la storia d’amore, meglio dedicarsi a qualche scena con il mitico Rocco Siffredi piuttosto che un altra serata sul divano o peggio ancora la spesa di qualche euro per vedere le prossime sfumature nelle sale cinematografiche.
Non me ne vogliano le appassionate, le donne che si sono scatenate e che hanno fatto volare la loro fantasia, sono contento per loro che hanno saputo e sono state in grado di assaporare e di cogliere ogni minimo dettaglio di queste 50 sfumature di grigio.